giovedì 8 aprile 2010

La differenza che c'è tra lite coniugale e violenza domestica

Voglio il porto d’armi chiaramente non per andare a caccia, essendo io animalista. O, quantomeno, non per andare a caccia di animali. MA dopo quanto accaduto stanotte, io ammetto candidamente di sentirmi più sicura con un’arma a portata di mano. In casa non ho bambini, rischi non ce ne sono. Mio padre può darmi tutte le dritte necessarie per non fare cazzate.

Ma cosa è successo? E’ successo che stanotte ho chiamato il 113. In tanti anni non era mai capitato che nel mio condominio si giungesse a tanto. Anzi, in tanti anni nel mio condominio non è mai successo proprio niente di niente. Al massimo una grigliata di carne non autorizzata in cortile.

Invece stanotte è successo qualcosa che io reputo gravissimo. Tornata a casa dal mercoledì letterario in compagnia di Jessica, entro in casa e mi infilo il pigiama. Tempo 10 minuti e i vicini di casa (che sono di colore, e se volete darmi della razzista per questa puntualizzazione fate pure) hanno iniziato a sbraitare come bestie. Che uno dice, capita. Sti cazzi! Penso abbiano semidistrutto l’appartamento a forza di prendersi a mazzate, ma il culmine l’hanno raggiunto quando lei è scappata nel pianerottolo invocando aiuto con disperazione e paura. A quel punto ho chiamato il 113, impaurita quasi quanto lei.

So che ve lo state chiedendo: come hai potuto, Giulia, non aprire la porta e accertarti di quanto stava accadendo? E se lei era ferita?

Sapete che vi dico? Se lo pensate è perché non vi siete mai trovati nella mia situazione. Ho pensato che se aprivo la porta due noci in faccia me le sarei prese pure io, ma nella peggiori della ipotesi lui poteva anche essere armato! Anche un frammento di vetro o un coltello da cucina sono armi, e possono far male e uccidere.

Insomma, ho chiamato le forze dell’ordine (sono stata l’unica!!) che sono arrivate qualche minuto dopo.

A quel punto ho sentito la ramanzina (“qua i vostri vicini devono dormire!”), la richiesta dei documenti e via discorrendo. Lei ancora gridava e piangeva. Poi i poliziotti sono andati via, e i due hanno ripreso a urlare. Quindi, io ho richiamato. Ecco la telefonata:

io: “ Pronto, sono sempre io, l’inquilina di via xxx...”

loro: “Sì, che c’è? Siamo appena andati via!”

i: “Ma hanno ricominciato a litigare! Urlano come bestie!”

l: “Senta, è una lite coniugale, che dobbiamo fare?”

i: “Tornate! Io sono in casa da sola!”

l: “Eh, mica è colpa nostra se lei è in casa da sola!”

i: “....”

Fatto sta che i poliziotti mi hanno detto di non scassare le palle (in altri termini, ma il senso era quello), e io non ho chiuso occhio. Dopo un po’ è sceso il silenzio, credo che lui sia andato via di casa.

Stamattina sul MIO pianerottolo davanti alla MIA porta ho trovato delle gocce di sangue. Alla faccia della lite coniugale, cazzo!

5 commenti:

  1. Hai fatto bene a non uscire, del resto sono convinto che tu sei una ragazza con i piedi per terra e conosci la differenza tra la vita reale e una saga dove si cantano le gesta di eroi ;)
    Detto questo ti sconsiglio dal procurarti un'arma.
    Lo so che saresti scrupolosa e imparesti molto bene a maneggiarla. Però un'arma è qualcosa che può dare la morte e, credimi, meglio non creare una seppur minima possibilità che ciò accada.
    Conviene piuttosto che controlli se la porta d'ingresso è sufficientemente solida e se le liti continuano direi che puoi contattare gli altri condomini. Dovresti riuscire a convincerli a presentare una denuncia collettiva, che non potrà essere ignorata. So per esperienza che pochi uomini sono lupi se presi singolarmante, ma se li riunisci in un branco acquistano coraggio. ;)

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  2. Val, riacquistata un po' di lucidità, ho fatto esattamente quello che mi hai suggerito. Ieri sera ho bussato a tutte le porte e, dopo aver convinto tutti che quando si sente una persa che grida aiuto bisogna chiamare il 113 e non parenti e amici, abbiamo deciso che stamattina si va tutti a fare un esposto. Niente armi, al massimo uno spray al peperoncino perchè ritengo che, senza poterne essere certa e nella speranza di non dovermene mai accertare, se dovesse un giorno capitare che qualcuno oltre a gridare aiuto bussi alla mia porta io aprirei.

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  3. Molto bene, ti auguro di non dover mai mettere alla prova il tuo coraggio, ma sono sicuro che se succede ne avrai a sufficienza per fare la "cosa giusta". :)

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  4. ha ragione val uscire sarebbe stata una pazzia rischiavi pure tu di essere presa a cazzotti o peggio, quanto alle forze dell'ordine se non c'è una denuncia di chi subisce la violenza o dei vicini temo non possano fare molto che la rampognata.

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  5. Va beh, ma l'epilogo di tutto ciò sapete qual è?
    Che sti due idioti ieri si sono sposati.
    Io a lei ho fatto gli auguri. Di pronta guarigione!!
    Comunque abbiamo fatto un esposto in questura.

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