giovedì 24 dicembre 2009

Tiriamo le somme.

C'è chi lo trascorre a nascondersi dalle bombe. Chi a lottare contro la malattia. Chi a cercare di vincere il freddo. Chi ad aiutare gli altri. Chi in famiglia. Chi in spiaggia.
Tanti modi di passare il Natale: alcuni scelti, altri imposti.
C'è chi ha perso la fede e la fiducia. Magari perchè ha seppellito la famiglia sotto le macerie del terremoto, o sotto il il fango dell'alluvione. O sotto i rottami di un'auto. O chi, semplicemente, si sente solo. E' solo (?).
E' stato un brutto anno per me. Sì, lo so, anche per voi. E' stato un brutto anno per tutti, vero? Un 2009 di lotte, di sacrifici, di sconfitte. Ma noi siamo qui, no? Ogni nostro giorno è un dono. Chi non c'è più, ora vive davvero. Il mio pensiero è lieto quando penso a chi ha lasciato questa vita. Il mio pensiero è triste quando va a chi vive ancora qui, in mezzo a noi, eppure sente freddo e fame e solitudine e dolore. A chi guaisce e ulula dietro le sbarre di un canile, a chi aspetta la morte nelle perreras, a chi vive per strada al freddo (sia costui uomo o animale).
Noi che scriviamo e leggiamo blog, non abbiamo freddo. Non siamo soli anche se a volte ci sentiamo così. Domani bene o male tutti noi mangeremo. Abbiamo il dovere di essere grati e felici per questo. Non abbiamo nemmeno il diritto di sentirci tristi per altri motivi. E se crediamo che questo mondo sia ingiusto e pieno di merda, allora rimbocchiamoci le maniche e insieme alla neve spaliamola questa merda. Ognuno di noi, io ne sono assolutamente certa, ha una vocazione. Abbiamo il dovere di seguirla. La mia vocazione è animalista, e il 26 e 27 dicembre lo passerò al canile. Chi ha altre vocazioni, le segua nel modo che crede più opportuno. E lo faccia sempre. Senza mai scordarsi di ringraziare Dio, il destino, Buddha, Maometto, sè stesso, la mamma, la dea Kalì o chiunque altro per tutto ciò che abbiamo. Per quello che non abbiamo, attreziamoci. Senza piangere una miseria che non c'è.

3 commenti:

  1. ciao giulia,

    io non so conosco i motivi del tuo brutto 2009, so in parte e non nemmeno troppo bene i miei, ma alle volte come dice Obi Uan Kenobi tutto dipende dal punto vista.

    Ora. il punto di vista normale potrebbe essere: il lavoro è in crisi, sono in cassa da sei mesi, sono demotivato, non riesco a trovare un lavoro. Ma dall'altro lato mi son trovato a dire che ho trascorso a casa con i figli più tempo di quanto non avessi mai fatto, preparato loro la colazione, portati e presi da scuola, preparato il pranzo (lì han rischiato), letto, scritto, parlato con tanta gente, insomma tante cose. Ho ripreso in mano la grafica pur con le relative e ovvie incazzature. INsomma, si deve porre attenzione a tutto.
    Sopratutto ho avuto la conferma di avere degli amici pazzeschi.

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  2. Ho lasciato molte cose dietro di me, ho lasciato cose importanti, altre futili e banali.
    Spesso ho confuso il vivere con l'esistere, e spesso dal vivere sono stato deluso.
    Ho viaggiato tra silenzi di spogliate colline, ho corso su sentieri di speranza e di magnificenza arcana, ho vissuto tra le rime e delle rime mi sono nutrito.
    Ho gettato alle oriche i corpi che sono stato, e mi sono cibato di serpi velenose quando il pendolo batteva i rintocchi dell' oblio.
    Ebbi il vento contro, e lo indirizzai altrove, piangendo la mia sconfitta.
    Accudii le mille sere, e il tempo rincorse sghignazzando le orme di giganti sconfitti.
    Oh dov'eri? Quale primavera ti rapì? E quale inverno ti ricondusse a me?
    E tu vento, soffierai piu' forte, diventando burrasca.

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