sabato 28 marzo 2009

Eleni - di Virginia Cammarata e Viola Vitali

Ho ordinato questo libro per pura curiosità: avevo conosciuto via web una delle autrici. Quando mi arrivò a casa ammetto di non esserne stata entusiasta: copertina bruttina, impaginazione pessima e davvero poche pagine di romanzo. Di fatto più che un romanzo è un lungo racconto. Comunque lo leggo, anche se poco convinta. Ancora una volta, come accaduto per Avelion, la mia prima impressione era decisamente sbagliata.
Eleni è un gran bel racconto, avvincente e coinvolgente. C'è tutto quel che serve: un amore contrastato, una guerra sanguinosa, un cattivo molto cattivo e persino il traditore. La cosa che davvero mi è piaciuta sono stati i numerosi colpi di scena: non pensavo potessero essercene tanti in così poche pagine! Ti convinci di qualcosa ed ecco che dieci pagine dopo...zacchete! Scopri che non era così. E dopo altre dieci pagine rizacchete! Nuovo cambio. La cosa bella è che le autrici fanno sembrare tutto credibile. Il difetto principale (direi l'unico) è data proprio dalla cortezza della storia, ma le autrici non avevano molta scelta perchè, testuali parole di Virginia, la scadenza per il concorso era bruciante e hanno corso come delle matte per poter scrivere la parola FINE in tempo. A questo punto mi chiedo davvero cosa possa scaturire dalle penne di queste ragazze col giusto tempo a disposizione!
Se avessero avuto modo di partorire Eleni senza scadenze, l'amore tra i protagonisti si sarebbe srotolata con più profondità, consentendoci di scoprire davvero il valore del principe figlio del re sanguinario. Magari avremmo avuto altri colpi di scena, approfondendo a dovere il passato della schiava Eleni e della sorellina. E poi c'è proprio la sorella, anche lei innamorata, di un maghetto. Sì, insomma, Se Viola e Virginia sono riuscite a rendere così bene gli intrecci in sole 100 pagine (scarse) chissà cosa ci avrebbero regalato in 200 pagine...o 300!
E il finale? Beh...a sorpresa. Ma tutto lascia presagire un seguito sanguinario e doloroso.

A proposito, se lo volete acquistare lo trovate qui: http://www.tespi.it/books/view/eleni

martedì 24 marzo 2009

Avelion - La Figlia dell'Acqua

Non ricordo bene come ci sono arrivata, ma credo tutto sia partito dal blog di Licia Troisi. Clicco più o meno consciamente sul nome Valberici: un tale che scriveva cose interessanti, sproloquiando di grappe e scrittori esordienti. Fatto sta che mi trovo in un blog delirante, e l’ultimo post è relativo ad un libro del quale non ho mai sentito parlare: Avelion – La Figlia dell’Acqua. Indago un po’ e scopro che la ragazza si è autoprodotta ed è esordiente. Ci penso su più o meno mezzo secondo, e ordino il romanzo.
Appena mi arriva a casa faccio quel che non manco mai di fare, una specie di rito: apro il volume e leggo una frase a caso di una pagina a caso.
Ecco quel che leggo:

Era la parte più esterna della città e, non essendo ritenuta abbastanza importante da essere illuminata dai grandi bracieri sorvegliati che si potevano trovare ad ogni crocevia delle larghe e pulitissime vie che, attraversando il quartiere dei Perfetti, portavano alla reggia, le avrebbe offerto vicoli stretti e bui dove passare inosservata.

Onestamente penso subito che la frase sia assolutamente troppo lunga e che abusi del “che” e degli aggettivi appesantendola fortemente. Poi ricordo: se si è autoprodotta, probabilmente non ha avuto un editor professionale ad affiancarla. Come posso non immedesimarmi? E così faccio spallucce, e decido di leggere tutto il romanzo. Ho fatto la scelta giusta.
La storia è molto piacevole, i personaggi ben delineati, e comunque ben scritto.
Mi è piaciuto e, come dice sempre quel tale che sproloquia e delira sotto l’effetto della grappa, l’importante è trarre piacere da ciò che si legge. Le mie pause pranzo sono state quindi allietate dalla lettura di Avelion.
La trama: è un fantasy, e quindi ci sono elfi e fate. Se la cosa non vi aggrada, allora leggetevi qualcos’altro. Detto questo, se gli elfi e le fate non vi turbano, allora vi troverete a leggere di un gruppo di eroine improvvisate, catapultate in una marcia forse al di fuori della loro portata, che s’incontrano e che a volte si scontrano. Bene contro Male, ovviamente, ma non è forse sempre così? Dobbiamo però anche dire che nello scorrere il libro il nemico si sa rivalutare e ci fa stupire, soprattutto la misteriosa Drevanna, prigioniera delle proprie azioni spregevoli.
La Figlia dell’Acqua è solo il primo capitolo della saga di Avelion, e in effetti in questo volume siamo solo introdotti alla vicenda vera e propria: impariamo a conoscere i personaggi e a capire per cosa si va in guerra. Non ci sono ancora epiche battaglie, ma verranno, ne sono certa, nei prossimi volumi.
Ora però devo anche dire quello che magari avrei affrontato in modo diverso.
Innanzitutto lo stile e la scrittura sono abbastanza scorrevoli, ma di frasi lunghissime e troppo articolate come quella riportata poche righe più in alto ce ne sono un po’ troppe. Consiglierei ad Alessia di centellinare un po’ di più gli aggettivi (consiglio che dovrei seguire anch’io!), e non mettere più di un “che” nei periodi. Se ne servono di più, allora è meglio mettere un punto e dividere il periodo in due frasi.
La trama mi piace, è molto ben gestita e ho apprezzato davvero molto i paragrafi non troppo lunghi. Questa è un’opinione assolutamente soggettiva, ovviamente. Non credo che il libro abbia bisogno di più pagine: non ho trovato capitoli troppo gonfi di avvenimenti e difficili da seguire. Una sola cosa io forse avrei aggiunto a condimento della trama: una storia d’amore. Possibilmente non tra due elfi…però ho sempre sognato di leggere un romanzo nel quale il “cattivo” ha un debole per l’eroina. Sarebbe quantomeno poco usuale, no?
Conclusione: leggete Avelion, e scoprirete che ci sono bravi scrittori anche senza marchio Mondadori.

sabato 21 marzo 2009

La fine e l'inizio

Oggi mi ero preparata ad entrare in una stanza d'ospedale e trovare uno spettacolo decisamente spiacevole.
" L'hanno dovuta legare " ci è stato detto " non è più in lei" " non riconosce nessuno" e, infine "preparatevi".
E infatti mi ero preparata a trovare una persona ormai priva della ragione, dimentica di tutto quelle che era accaduto, di tutto ciò che è stata la sua vita. Non mi ero invece preparata ad una persona lucida, anche se poco consapevole delle proprie condizioni, e perfettamente in grado di riconoscermi. E mi ha accolta con un sorriso straordinario e uno sguardo carico di piacevole sorpresa.
"Hai gli occhi sorridenti" mi ha detto "Non me n'ero mai accorta".
Così, alla fine, la persona più lucida di tutte era colei che, ultraottantenne, giaceva in quel letto mentre tutti quelli che le stavano intorno sono già convinti che le restino ormai poche ore. E probabilmente è vero: sta morendo. Sta morendo da un sacco di anni, a dir la verità. Forse però questa volta è quella decisiva. E' sempre stata una persona deliziosa, delicatissima nei modi, e non riesco proprio a immaginarmela mentre grida insulti alle infermiere o picchia il medico costringendo il personale a legarla al letto. Eppure è successo anche se io, per fortuna, non ne sono stata testimone.
Adesso torno da quella clinica, e mi porto nell'animo quel volto infantile assolutamente disarmante, i suoi modi gentili di sempre, le sue parole carine e cariche d'affetto. Ma più di tutto, giuro, mi hanno colpito le decine e decine di sorrisi che mi ha elargito, ed erano sorrisi assolutamente gioiosi e felici. Quei sorrisi a bocca spalancata e con gli occhi sgranati che di solito si vedono solo ed esclusivamente sul volto dei neonati. Allora, forse, alla fine è vero che la morte è solo un nuovo inizio.

sabato 14 marzo 2009

Vita animale

A volte davvero mi chiedo perchè mi ostino a combattere battaglie che non posso vincere, che non portano a niente e che, in fin dei conti, mi fanno star male. Non è che io sia un'eroina, ovvio, non vado a salvare le balene con Greenpeace (ma forse, un giorno, lo farò, chi lo sa?), però ci provo a fare qualcosa di buono. La carne la mangio, certo, ma questo non significa che io non abbia rispetto per il mondo animale. Anche i leoni mangiano la carne. Però non indosso cadaveri di animali, e alla mia gatta non somministro cibi che sono frutto di terribili torture su altri gatti o cani (vi siete mai chiesti da dove saltano fuori certe prelibatezze della Friskies? Chiedetevelo!). Mi chiedo se la gente sappia davvero quel che succede in certi posti, alcuni vicino a casa. Quando prendete le costosissime crocchette della Hill's, lo sapete in che modo sono state sperimentate prima di giungere nella ciotola del vostro animale? Temo di no, perchè se qualcuno ve l'avesse detto, non le prendereste più. Ma se addirittura qualcuno ve l'avesse mostrato, allora andreste da signor Hill's armati di spranghe. Signori, davvero, la totura sugli animali è all'ordine del giorno. Potrei intrattenervi descrivendovi quello che certi esseri umani sono in grado di fare sugli animali per ore, inducendovi orrore, ribrezzo e odio. Ma ha senso? Le peggiori cose avvengono in Cina e Giappone, dove non hanno rispetto per la vita umana e quindi la vita non umana non è nemmeno considerata vita. Ci sono animali tenuti in gabbie sui quali vengono effettuati esperimenti che li portano al tentare il suicidio prendendo a testate le sbarre delle gabbie. Serve altro? Serve che vi dica il perchè o il per come vengono effettuati questi esperimenti? Esiste al mondo una spiegazione valida che possa giustificare tutto questo? Bene, adesso andate ad aprire il vostro armadio. Cosa vedete nella sezione invernale? Cappotti col collo in pelo? Se la risposta è sì, allora sappiate che per avere quei 20 cm di pelo assolutamente inutile, esclusivamente ornamentale e la maggior parte delle volte anche orribile, sono stata scuoiati VIVI molti cani e gatti. In Cina ovviamente. Ma ovunque...ovunque accadono cose che nemmeno nei film dell'orrore potreste accettare. Potrei dirvele, ma perchè farvi star male? Perchè farvi piangere come me, tante volte, sapendo che mentre io scrivo parole delle quali tutti s'infischieranno ci sono animali alimentati con tubi ficcati in gola per farli ingrassare a dismisura e testare su di loro cibi light per i vostri amici a quattro zampe? Ma questo è niente, vi assicuro che c'è di peggio. E molto. E io, e voi e tutto il mondo, che possiamo fare? Possiamo fare molto, ma siamo pigri. Basterebbe dire stop a quei maledetti cappucci di pelo. Basterebbe smettere di imbottire di soldi le tasche della Hill's e della Friskies e comprare invece i cibi per animali della Coop che non solo costano meno, ma sono rigorosamente creati senza alcuna tortura. Basterebbe documentare in tv lo schifo che avviene nei laboratori, negli allevamenti, nelle fabbriche dei cibi che poi noi mettiamo in tavola. Ma no, noi guardiamo il GF, perchè vedere un'anatra completamente immobilizzata 24 ore su 24 con un tubo conficcato in gola per tutta la vita che vomita sangue non è piacevole. No, non è piacevole da guardare, figurati se è piacevole da subire. Per non parlare dei cani scuoiati vivi. Perchè li scuoiano da vivi, mi chiedete? Perchè altrimenti il pelo si rovina. Lo stesso vale per l'uccisione dei cuccioli di foca che ogni anno fa scalpore....per quanto? Due giorni? E poi chissenefrega!
Io non lo so se davvero un giorno ne avrò le possibilità, se il mio nome conterà qualcosa, ma quel giorno me ne andrò davvero con Greenpeace a fare almeno un po' la differenza. Nel frattempo adotto i cani e i gatti...e non li compro! Perchè la vita non si compra. Nel frattempo denuncio tutto quello che non va alla LAV, nella speranza che la differenza la facciano loro. Nel frattempo mi auguro di aver indotto qualcuno di voi a cambiare un poco le proprie abitudini. E se i vostri figli vi chiedono un cagnolino, sappiate che il canile straripa. E che al cagnolino vanno benissimo le crocchette della Coop, per le quali nessun cane è stato maltrattato e torturato.

lunedì 2 marzo 2009

Pomeriggio mantovano








A parte l'aver trattenuto la pipì per una decina di ore, la giornata trascorsa a Mantova è stata una figata. Entrati al Palabam, io e Paola avevamo appuntamento con Viola. Ho esordito dicendo:
Tranquilli, Viola la riconosco DI SICURO -. E infatti...l'ha riconosciuta Paola, che non l'aveva mai vista in vita sua. Ma sant'iddio sti adolescenti crescono a vista d'occhio! Ma che è? Mi ricordavo uno scricciolo e mi son trovata davanti una ragazza in piena fioritura! Va beh...fatto sta che Viola ci conduce nella sala conferenza dove ad intrattenere il pubblico di fan accanite c'era il nostro cavaliere jedi...Paolo Barbieri. Il fermento ormonale era silenzioso ma evidente...ste mantovane son tremende! Conferenza interessante e sfacciatamente incentrata sulla figura femminile...sulle belle ragazze, insomma. In effetti Nihal, Dubhe e Adhara sono tre certe fighe...e se questo è lo standard estetico gradito dal cavaliere jedi mi sa che a Mantova (e in molti altri posti) non c'è trippa per gatti. La conferenza finisce alle 13...e gli stomaci brontolavano come dei leoni in gabbia...quindi, tutti guidati da Valberici (che pare essere un intenditore) si va a magnà. E così, mentre la digestione inizia il turno, ci si fa due chiacchiere tutti insieme. Val e consorte hanno una pazienza paragonabile solo ed esclusivamente a quella del mio fidanzato, e si sorbiscono i trip mentali della sottoscritta e dell'altra pazza Paola, mentre il povero cavaliere jedi cerca di calcolare quante ore gli vorranno per autografi e disegni. Alla fine gli vorranno circa tre-quattro ore, al termine delle quali avrà uno sguardo spiritato da tossicodipendente da far tenerezza....porello! Le fan sono tremende, e ha disegnato demoni cornuti e draghi possenti a destra e a manca. Nonostante l'evidente stato comatoso e la stanchezza allucinante ha pure la voglia di salutarci, di essere carino e cortese e fare pure le foto. Alla fine già so che si autodisegnerà una statua che poi le fan innalzeranno al centro di Mantova. Sant'uomo, davvero. Io mi sarei mandata a quel paese da sola, ma lui è una persona civile. Altra persona dalla pazienza illimitata è il caro Valberici, che ci ha intrattenuti con la sua vasta cultura in fatto di libri, e la discussione è ben più che piacevole. Ah sì...c'erano pure fumetti e games...ma la compagnia è stata la cosa davvero degna di nota!
Grazie quindi a Val, Paola, Milena, Betta, Viola, Paolo, Consorte di Val, Ghostbusters, Ynuyasha, Sailor Moon, Batman, Joker e a tutti coloro che hanno lasciato il segno nel bel mpomeriggio trascorso a Mantova!