lunedì 8 marzo 2010

La forza di chi è considerato debole

Sensibilità. Ogni volta che racconto a qualcuno quello che faccio per gli animali, I progetti futuri in quest'ambito, le sconvolgenti verità che nessuno conosce sul campo, salta sempre fuori questa parola: sensibilità.
"Siete più sensibili, voi donne."
Sarà anche vero, e allora? Io sono sensibile e tu sei insensibile e indifferente, chi dei due ha qualche problema?
Piangiamo di più? Può essere, ma prima dopo e durante il pianto tante di noi fanno qualcosa per impedire ad altri di piangere. La sensibilità ci rende più forti, al contrario di quel che tutti credono. Perchè è la sensibilità a spingerci ad agire. L'indifferenza, quella che fa dell'uomo un "macho", spinge solo a condurre la propria vita sterile, e non c'è niente di più inutile. Se sei insensibile eviterai di aiutare gli altri, perchè non te ne fregherà niente. Se sei insensibile non lotterai mai per cambiare quello che non va, perchè ti è indifferente. Se sei insensibile ti crederai forte, e invece sarai un codardo, perchè nessuna battaglia ti interesserà veramente, e quindi dove sta la tua forza? Nel non combattere?
Non siamo deboli, noi donne. Non dobbiamo essere difese nè salvate nè salvaguardate più degli uomini. Siamo persone, e i diritti delle persone sono uguali per tutti, non ce ne sono di speciali per le donne. E' per questi diritti che ci battiamo, e il fatto in certe società ce ne siano di meno o che non ce ne siano proprio per le donne non fa di noi delle creature deboli e indifese. Non serve fare il soldato per essere più forte. La forza è un'altra cosa, e non ci manca di certo.
La festa della donna non ci deve ricordare certo che siamo migliori (non è così, non necessariamente), nè a ricordare all'uomo che siamo dei fiorellini candidi. Serve per ricordare a tutti, uomini e donne, che da qualche parte ci sono ancora società nelle quali la parità dei sessi è un'utopia. Parità: non siamo nè meglio nè peggio. La nostra forza si esprime diversamente da quella dell'uomo: questo non fa di noi delle vittime, fa di noi delle creature che lottano per scopi a volte uguali a quelli degli uomini e a volte no, ma spesso con mezzi diversi. Spesso, non sempre. Perchè non siamo speciali. Si parla di grandi numeri, ovviamente. Ci sono donne orribili e uomini straordinari. In generale è vero che la donna è più sensibile, e io lo vedo dal database sempre aggiornato dei volontari italiani: 98% donne. Donne come me (senza modestia, ecchecazzo!) che si macinano km su km da sole, a volte di sera, a volte durante proibitive giornate invernali o festive, per far attraversare la penisola a dei cuccioli e salvare loro la vita. Che si alzano presto tutti i sabati e tutte le domeniche (dopo un'intera settimana di lavoro lontano da casa) per andare al canile e fare la propria parte anche quando nevica, quando fa freddo, quando è festa, quando si è stanchi da morire. Che passano il tempo libero (poco) (e che poi libero non è) a scrivere, divulgare, condividere, leggere e approfondire appelli che straziano il cuore. Che raccolgono brandelli (letteralmente) di animali investiti dalla strada. Che mettono mano anche al portafoglio (perchè sul cuore siamo tutti capaci) per salvare qualche creatura. Che trascurano la propria vita (e quella di chi si ama) per aiutare i figli di un Dio minore.
Tutto questo senza mai scordarsi di chi è debole e solo e indifeso ma che non ha la coda e non ha la pelliccia, ma che ha due gambe e appartiene alla categoria degli esseri umani. Tutto questo senza risparmiarsi anche per quelli della propria specie. Tutto questa senza mai smettere di essere anche donne, mamme, mogli, professioniste, casalinghe. Senza comunque smettere di vivere: perchè non ci basta esistere, noi vogliamo anche vivere.
Questa è forza. Siamo forti. Molto forti. Forti da far paura.

Nessun commento:

Posta un commento