domenica 16 maggio 2010

Basta un poco di Dimitri e un pizzico di D'Andrea e la pillola va giù

Ho rimesso piede a casa un minuto e mezzo fa. E sono qui. Qui a non saper bene cosa scrivere, però sto bene qui, davanti al mio pc e con le dita sulla tastiera e stavo bene anche a Torino, tra libri e scrittori. Così come accaduto al Festivaletteratura sono molto contenta di essere andata al Salone del Libro di Torino. Non posso non dire di preferire il festival di Mantova a alla fiera di Torino, ma entrambe le manifestazioni sono comunque da provare, a mio parere.

Diciamo che in Piemonte ad essere centrale è prevalentemente l'editoria intesa come casa editrice, a Mantova invece è l'autore e il suo rapporto con i lettori ad essere centrale.

Ciò detto, in questi due giorni ho avuto modo di esplorare un po' il mio di rapporto con i libri. In particolare ho ragionato sul mio rapporto con i libri altrui. Questo è stato finora un anno molto felice dal punto di vista delle letture, cosa che l'anno scorso non era accaduto.

Cosa c'è di nuovo quest'anno? Quest'anno ho conosciuto (dal punto di vista letterario e non dal punto di vista personale) due autori che mi hanno letteralmente entusiasmato: Gl D'Andrea e Francesco Dimitri. Sia chiaro che non li sto accostando in quanto simili (sono persone diverse che scrivono cose diverse in modo diverso), ma solo perchè li ho "scoperti" più o meno nello stesso periodo e mi hanno appagata e accontentata (sempre dal punto di vista letterario) ben al di là di quelle che erano le mie aspettative. Ero arrivata quasi a non considerare più il genere fantastico, mi ero accostata quasi esclusivamente all'horror, alla narrativa classica e al thriller. In parole povere ero stanca di baby scrittori e anche, lo dico in tutta onestà, del Mondo Emerso. L'ultima trilogia di Licia Troisi non l'ho nemmeno iniziata e non ho intenzione di farlo: non perchè la qualità del lavoro svolto dall'autrice sia calato, ma semplicemente credo sia giunta l'ora di uscire dall'ormai impantanato Mondo Emerso. E' giunta l'ora di dire basta, o almeno questo è il mio pensiero. Per quanto riguarda invece La Ragazza Drago ho poco da dire: il primo non mi è piaciuto e non ho intenzione di comprare i volumi successivi. Potrei riassumere il tutto con un'unica parola: noia. Il fantastico non mi divertiva più, non mi stupiva e non mi sconvolgeva.

Poi qualcuno mi ha sussurrato all'orecchio il nome di Gl D'Andrea. Per mesi non ho ascoltato quel sussurro. Poi, chissà perchè, ho detto "ok, proviamo". Ed è stata una scelta incredibilmente azzeccata. Poi, lo stesso sussurro mi ha dato un altro nome: Francesco Dimitri. Stavolta ho ascoltato subito, e ho letto Pan. Altra scelta giustissima.

Infine sono arrivati il secondo volume di Wunderkind e la nuova fatica di Dimitri (Alice nel Paese della Vaporità). E qui si è scatenato l'entusiasmo. Sono due opere che mi sento di classificare come eccellenti, due opere che mi hanno convinta al 100%, due opere che, udite udite, non mi hanno solo divertita ma anche stupita. Ho letto qualcosa che non credevo di poter leggere, che non sapevo esistesse e che può davvero cambiare il futuro del fantastico. Se io avessi due cent da puntare, li punterei su Gl D'Andrea e Francesco Dimitri. Chiaro che ora le mie aspettative sono altissime, e quindi di libro in libro divento una lettrice sempre più esigente. Chiaro che mi aspetto da questi due autori qualcosa di diverso ogni volta, qualcosa di più (più nuovo, più entusiasmante, più tutto) ogni volta. Ogni volta, mi aspetterò di leggere la parola FINE sui loro romanzi e sentirmi come mi sento adesso: entusiasta e fiduciosa.

La mia è quasi una pretesa: non li voglio vedere impantanarsi a lungo sui mondi creati finora, non li voglio vedere scrivere di tutte le generazioni future dei loro personaggi. Ogni volta qualcosa di nuovo. Chiedo troppo? Di certo chiedo moltissimo. Ma da quel poco (pochissimo) che posso (pretendere di) aver capito dalle loro parole (su blog, interviste, fb ecc...) credo di chiedere la stessa cosa che chiedono a loro stessi.

Stupitemi. Anzi, stupitemi ancora. Grazie.

3 commenti:

  1. Intanto bentornata dal viaggio letterario nella mia città, è stato un piacere conoscerti. Per quanto riguarda il tuo post, premetto che non ho ancora letto nulla degli scrittori sopra citati, ma sono molto incuriosita di farlo viste le molteplici e positive recensioni e commenti che ho sentito e letto in giro. Di sicuro inizierò con Alice, anzi domani finalmente riesco ad andare al Salone del Libro e quello sarà uno dei primi acquisti, per Wunderkind preferisco attendere l'ultimo libro e leggere così la triologia completa. Un saluto bb ;-)

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  2. Ciao bb! Il piacere è stato mio. Alice è un gran libro, merita davvero. Buona l'idea di aspettare la trilogia completa di D'Andrea: a quel punto sarà anche disponibile il suo nuovo lavoro, e potrai fare anche una comparazione. Se può consolarti, Gl mi ha giurato e spergiurato che non scriverà MAI PIU' saghe :)

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  3. Mi fa molto piacere leggerti così entusiasta.
    Significa che ilfuturo non è poi così nero, no?

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