mercoledì 5 maggio 2010

I miei due cents su "Wunderkind 2 - La rosa e i tre chiodi"

Wunderkind - La rosa e i tre chiodi ( da qui in avanti W2) non è un romanzo, è un viaggio. Non un viaggio di piacere, però: questa è una lettura dolorosa. E' però un viaggio che vale la pena fare.

Con Una lucida moneta d'argento (da qui in avanti W1) ho faticato a dissolvere le nebbie del Dent de Nuit: penetrare il quartiere invisibile, nel primo volume, è stata una sfida piacevolmente vinta ma che mi è costata fatica.

In questo secondo volume, invece, nel Dent de Nuit ci sono stata trascinata a forza, e l'esperienza è stata violenta.

Non c'è speranza, in questo libro: solo dolore e sangue. Così come il primo volume, il W2 non è classificabile: non fantasy, non horror. E' un volume che declina il dolore all'insegna della morte e del sacrificio, spesso senza una ragionevole contropartita in cambio.

Anche i sentimenti umanamente più apprezzabili sono segnati dalla tragedia: così l'amicizia tra Bellis e Caius, così l'amore tra Rochelle e Buliwyf, così il rapporto poco delineato ma non per questo meno importante tra Gus e Mathis. Tutti rapporti spezzati, ostacolati, maledetti.

Un romanzo vergine di speranze concrete, dove l'unico significato della parola destino è morte.

La lettura è tanto piacevole quanto traumatica.

Stavolta non ho incontrato (quasi) nessuna difficoltà nello stile di Gl D'Andrea: non ho dovuto rileggere nessun capitolo per capirne il significato o il perchè della collocazione. Qualche frase qua e là sì, l'ho riletta un paio di volte, ma mi sento di precisare che l'ora tarda della lettura o lo stomaco vuoto possono aver condizionato la comprensione.

Lo stile mi è parso meno barocco, o forse, più semplicemente, il mio QI è passato da 0 a 1 nel corso di questi mesi.

Una cosa piuttosto antipatica però la devo dire.

Leggo, a pagina 39, questa frase: "Un infinito interminabile di attesa".

Questa l'ho capita (credo), ma non la condivido. Però, dato che SO bene che l'autore compie scelte e non errori (di norma...poi credo sia umano anche lui), vorrei proprio sapere come ha convinto quella Santa Donna di Silvia Torrealta a lasciare quella frase così com'è. L'infinito è interminabile per definizione, no? C'era proprio bisogno di specificarlo? Bene, è un'inezia, mi lascia quasi indifferente e non influenza in alcun modo la mia opinione sull'opera.

Il mio parare, infatti, è che il W2 sia dieci spanne sopra il W1. La storia adesso c'è tutta, la guerra è iniziata e se ne percepisce l'importanza e l'inevitabilità.

Caius finalmente acquisisce una personalità degna di nota e, Dio sia lodato, alcune sue (non) azioni descritte nel primo volume acquisiscono un senso. Ora sappiamo davvero un sacco di cose di Caius. Anzi, a dir la verità noi scopriamo di non sapere nulla di Caius. E questo significa sapere molto più di quanto sapevamo nel W1. Sì, Caius mi sta ancora un tantino sulle palle, ma ora i suoi contorni sono molto più definiti. Ora è un personaggio e non più una comparsa quasi fastidiosa.

In questo romanzo mi è mancato moltissimo Gus. Considerando l'evoluzione della storia nel corso del W2, questo potrebbe essere un problema. Potrebbe, ma non è detto: staremo a vedere.

Stavolta abbiamo qualche personaggio femminile in più rispetto a quanto visto nel primo volume. Alcune sono meteore, ma che lasciano il segno. Tutte, senza eccezione alcuna, sono l'emblema del sacrificio. Su questa cosa vorrei proprio riflettere con l'autore. Magari a breve, chissà.

Buliwyf: ah, come non capire l'amore incondizionato che la Rarefatta nutre per l'uomo e per la bestia, senza distinzione alcuna? Buliwyf mi piace, mi piaceva nel W1 e mi piace anche nel W2.

Devo dire che la mia simpatia nei confronti del personaggio è incondizionato come l'amore di Rochelle nei suoi confronti, non posso negare, infatti, di aver amato poco (molto poco) la reazione del bel (non è scritto da nessuna parte che è bello, ma io ho deciso che è bello, con buona pace di Gl) licantropo davanti a Primo. Evito spoiler, ma io Buliwyf non ce lo vedo che si comporta così. Ma forse mi è sfuggito qualcosa nelle vicende passate. Forse scoprirò qualcosa che mi farà cambiare idea nelle vicende future. O forse, più semplicemente, su questa cosa non condivido la scelta dell'autore. Sarà che quando ho la presunzione di aver capito un personaggio non sopporto che questo mi stupisca (soprattutto, come in questo caso, in senso negativo).

Pagine e pagine che grondano sangue e disperazione, senza tregua. Non c'è proprio nessunissimo spiraglio in quanto riportato nel W2.

Una cosa, lo devo ammettere, mi avrebbe reso la lettura ancora più piacevole: un po' di sano sesso. Perchè, diciamocelo, guerra, tortura, violenza, fame, odio...andrebbero di tanto in tanto intercalati a qualcosa di piacevole. E dato che la carne (putrefatta, infetta, maledetta, aliena, mutilata, torturata, liscia, sudata e chi più ne ha più ne metta) è forse una delle protagoniste del libro, un connubio con il sesso ci poteva anche stare. Almeno ci faceva tirare un sospiro di sollievo.

Ma gli amori che nascono e proseguono in questa trilogia sembrano proprio destinati a non vedersi concedere questo lusso: Rochelle non può toccare il suo amato senza ucciderlo, Gus è una chimera e non può interagire con Mathis (anche se lei un modo di interagire lo trova. Ma...) e Caius...beh Caius è forse il più sfigato di tutti (dico forse perchè a un certo punto del romanzo il Profeta bambino dice qualcosa che mi ha fatto drizzare le antenne) ma non posso dire nulla per evitare spoiler.

Io vi avverto, quindi: la lettura comporterà pianto e stridore di denti. Ne vale la pena.

7 commenti:

  1. Mi vien voglia di abbandonare Clancy ed iniziare GL... XD

    X-Bye

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  2. Metto anch'io una faccina :)

    Imp: io ho letto tutti i libri di Clancy e qualche libro di G.L. ... e ti dico: molla Clancy ;)

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  3. quoto Val: impo devi proprio leggere il W2.

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  4. Però Clancy ha una cosa in più rispetto a GL. Un Carroarmato Abrahms M1 in cantina. Lo voglio!

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  5. Dal pochissimo che so di Clancy, ha un pessimo traduttore...
    GL è senza mediatori... mi sa che farà male, quando avrò i tre W.
    (faccina anche io, va'... :-) )

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  6. GL hai detto niente... un Abrahms mica cazzi eh... certo GL gioca a carte in salotto con Jena

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