sabato 3 gennaio 2009

Una giornata con Paola

Pomeriggio epico quello di ieri! Inizia in tarda mattinata, dopo una salutare doccia calda. Mi metto in macchina, senza nemmeno avere ben chiara la strada da percorrere per andare da Paola. Ma va beh, frega niente, metto in prima e parto. La neve nelle strade è quasi assente, ma una spruzzata di bianco ingentilisce ancora i tetti e i cortili. Quando mi immetto nella lunghissima e rettilinea strada che porta in uno sperduto paesino di nome Ariano ferrarese (è lì che abita Paola) la poesia mi travolge. Nessuno. Per strada non c'è nessuno. Intorno il paesaggio è brullo, la campagna sembra morta, o in coma profondo. Il ghiaccio copre tutto, persino i platani ai lati della strada. Ma l'asfalto è sicuro, e procedo serena. La radio sembra aver capito tutto, e allora manda Zombie, dei Cramberries. Perfetto. L'atmosfera, ovattata dalla nebbiolina padana che dà sempre il buongiorno a noi ferraresi, è perfetta per quella canzone. E' una canzone che parla della guerra, è triste come il paesaggio che scorre fuori dal finestrino. Poi verranno Celine Dion e Lisa. Forse la radio è sintonizzata sulla mia anima.
50 km dopo arrivo ad Ariano, e mi rendo conto di quanto quel paese sia tagliato fuori da tutto. Perfetto per Paola, che può cantare a squarciagola senza che nessuno chiami i carabinieri. Baci e abbracci, due cazzate tra amiche e poi di nuovo in macchina, verso un centro commerciale per mettere qualcosa sotto i denti. E in macchina la radio non servirebbe, perchè Paola sa cantare meglio di certe galline miliardarie e bionde. E quando Paola apre bocca per accompagnare le belle canzoni di Leona Lewis il mio cuoricino fa una capriola, perchè la mia amica è davvero una cantante nata. Tutto procede bene tra risate, libri, fumetti, fate e cd. Il pomeriggio ci ripiomba nella triste realtà. A dispetto delle apparenze, il mondo non è ancora ai nostri piedi. Non basta stare insieme e crederci. E così il tanto sospirato Mac resta in negozio. Paola è triste, e io un po' incazzata. Per ora continuerà ad usare il suo palmare. Un giorno forse sarà diverso. Ma per ora i pomeriggi che passiamo insieme sono ancora fatti di speranze e sogni lontani, di illusioni e delusioni, di amicizia e solidarietà. E' già molto, e ci accontentiamo di avere qualcosa in cui credere e per cui discutere con chi ha sempre e solo i piedi per terra.

3 commenti:

  1. Io finché non la sento dal vivo non ci credo che è brava. Sono peggio di San Tommaso :P

    X-Bye

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  2. Bel post...ci vorrebbero più persone al mondo come voi due. Purtroppo per ora "comanda" chi ha i piedi per terra, ma in futuro chissà :)


    @Imp: allora non ci resta che ingaggiarla per una serata :)

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  3. Imp: se vuoi sentirla dal vivo basta chiedere...sono piena dei suoi file audio e dei suoi cd!

    Val: lo sappiamo che comandano quelli coi piedi per terra, ma noi procureremo un'incredibile perturbazione nella forza e ribalteremo la situazione!

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